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Il patrimonio culturale immateriale dell’isola d’Ischia

Il patrimonio culturale immateriale dell’isola d’Ischia (le pratiche connesse alle tradizioni trasmesse all’interno della comunità) così come definito dalla Convenzione UNESCO del 17 ottobre 2003 ratificata dall’Italia con la legge 167/2007, è costituito al momento esclusivamente da celebrazioni, ma non è detto che in un prossimo futuro possano entrare a far parte dell’inventario ad hoc realizzato dalla Regione Campania anche elementi della cultura agro-alimentare, delle espressioni o dei saperi ischitani.

Fanno parte del patrimonio immateriale dell’isola le seguenti celebrazioni:

  • Comune di Ischia: Festa a mare agli scogli di Sant’Anna.
  • Comune di Forio: Carnevale di Monterone e Corsa dell’Angelo.
  • Comune di Lacco Ameno: Festa e sacra rappresentazione di Santa Restituta.
  • Comune di Barano d’Ischia: ‘Ndrezzata.

5 celebrazioni ischitane nell’Inventario del Patrimonio Culturale Immateriale Campano

Sono 5 gli elementi culturali dell’isola d’Ischia, tutte celebrazioni, inserite nell’IPIC, l’Inventario del Patrimonio Culturale Immateriale Campano, che cataloga anche elementi della cultura agro-alimentare, espressioni e saperi tradizionali di tutta la regione, così come definiti dalla Convenzione UNESCO del 17 ottobre 2003, ratificata dall’Italia con legge 27 settembre 2007, n. 167.

L’IPIC è composto dalle seguenti sezioni: sezione dei saperi, ivi inclusi tecniche e processi che identificano una particolare produzione artistica e/o artigianale legata alla storia e alle tradizioni identitarie di una comunità; sezione delle celebrazioni, ivi inclusi i riti, le feste e le manifestazioni popolari associati, alle feste popolari, anche religiose, ai cicli lavorativi, all’intrattenimento e ad altri momenti significativi e identitari della vita sociale di una comunità; sezione delle espressioni, ivi inclusi le tradizioni orali, le musiche tradizionali e i mezzi espressivi, incluso il linguaggio e le performance artistiche che caratterizzano l’identità di una comunità; sezione della cultura agro-alimentare, ivi incluse le pratiche legate alla tradizionale rurale, gastronomica ed enologica, le feste e le sagre come espressione identitaria di una comunità; sezione degli spazi culturali, ivi inclusi i luoghi della cultura tradizionale dove sono costantemente ricreati, interpretati e vissuti elementi propri del patrimonio culturale immateriale.

Attualmente le pratiche tradizionali connesse alle tradizioni, alle conoscenze, alle pratiche, ai saper fare della comunità dell’isola d’Ischia catalogate nell’IPIC sono ben 5, tutte nella sezione delle celebrazioni. Vediamo di seguito quali sono, a quale dei sei comuni afferiscono e le rispettive descrizioni.

Festa a mare agli scogli di Sant’Anna

La Festa a mare agli scogli di Sant’Anna si svolge annualmente nel comune di Ischia il 26 luglio, quando le cosiddette barche allegoriche, costruite artigianalmente, sfilano nella baia di Cartaromana con scenografie e musiche per aggiudicarsi i diversi premi in palio. La festa si conclude con l’incendio simulato del Castello Aragonese e uno spettacolo pirotecnico.

Carnevale di Monterone

Il Carnevale di Monterone, una frazione del comune di Forio, è caratterizzato dalla presenza della banda che utilizza gli utensili propri della tradizione contadina come strumenti musicali, dai carri, dalle gare tra compaesani, dalle maschere. Il Principe Carnevale, un fantoccio, viene accompagnato in corteo per essere quindi mandato in fumo a fine serata come rito propiziatorio.

Corsa dell’Angelo

La Corsa dell’Angelo è una manifestazione/processione che si svolge la mattina di Pasqua sul corso principale di Forio. Le statue lignee di Gesù risorto, della Madonna, di San Giovanni Apostolo e di un Angelo sono i protagonisti di questa sacra rappresentazione che segue un canovaccio che rievoca liberamente il testo evangelico. L’Angelo fa la spola tra Gesù e Maria per ben tre volte per annunziarle la resurrezione del Cristo, mentre la comunità partecipa intonando il canto del Regina Coeli.

Festa e sacra rappresentazione di Santa Restituta

La festa e sacra rappresentazione di Santa Restituta, nel comune di Lacco Ameno, inizia l’8 maggio e culmina con le cerimonie processionali via mare del 17 maggio, giorno della solenne ricorrenza, e sulla terraferma del 18 maggio, quando il busto ligneo viene portato per le strade del paese ricoperto degli ori votivi appartenenti al Tesoro del Santuario. È molto rilevante la sacra rappresentazione del martirio e dell’approdo di Santa Restituta ad ripas che si tiene la sera del 16 maggio nella baia di San Montano.

‘Ndrezzata

La ‘Ndrezzata, che in dialetto ischitano significa “intrecciata”, è una danza con spade di legno e bastoni accompagnata da un canto rituale che si esegue nella frazione di Buonpane del comune di Barano d’Ischia il lunedì in Albis e il 24 giugno, festa del Patrono San Giovanni Battista. Il rituale della danza prevede tre fasi: la sfilata, la predica e la danza vera e propria. I danzatori indossano il tipico costume rosso e verde e portano il “mazzarello” nella mano destra e la spada di legno nella sinistra.

Author: itiner

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