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Chiesa del Soccorso

Insieme al Castello Aragonese di Ischia Ponte, il Soccorso è l’altra immagine da cartolina dell’isola d’Ischia. La Chiesa si trova a Forio, poco distante dal centro e dall’Arciconfraternita Santa Maria di Visitapoveri, un’altra chiesa assolutamente da visitare una volta nel paese delle torri.

L’edificio è un antico convento agostiniano del 1350 e tale è rimasta la sua destinazione fino al 1652, quando passò sotto la giurisdizione dell’Università di Forio in ossequio alla bolla “Instaurandae regularis disciplinae” di Papa Innocenzo X che prevedeva la chiusura di tutte le comunità religiose al di sotto di un certo numero di frati e/o di entrate.

Una sorta di “spending rewiew” ecclesiale che avrebbe portato all’abbandono dell’area se il comune non se ne fosse fatto carico, accollandosi nei secoli a venire diversi interventi di ristrutturazione. Il più importante sicuramente dopo il terremoto di Casamicciola del 1883.

La bellezza del Soccorso sta nella sua semplicità. Facciata bianca, sagrato in pietra, maioliche del ‘700 e, soprattutto, il mare e i tramonti generosi del versante occidentale dell’isola d’Ischia sono la cifra estetica di una chiesa al cui interno, fatta eccezione per un crocifisso ligneo del ‘400 recentemente restaurato, non c’è nessun elemento ornamentale di rilievo.

Da vedere  – se aperta al pubblico -, la sagrestia, piena zeppa di ex voto raffiguranti scene legate alle insidie di chi va per mare – dalla pesca all’emigrazione verso le Americhe.

Il 5 maggio del 2002 il piazzale davanti la chiesa è stato teatro di una storica visita pastorale di Giovanni Paolo II nell’ambito degli incontri preliminari alla Giornata Mondiale della Gioventù che quell’anno si svolse a Toronto, in Canada.

Da allora, la piazza è stata intitolata al papa polacco, deceduto tre anni dopo, nel 2005, e recentemente dichiarato santo insieme a Giovanni XXIII, Papa Andrea Roncalli.

Author: ischia.land

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