L’Ordine di Sant’Agostino ha segnato in profondità la storia ecclesiastica dell’isola d’Ischia. La chiesa del Soccorso, per esempio, era parte di un convento fondato dagli eremitani di Sant’Agostino attorno la metà del ‘300 e tale rimase la sua condizione fino al 1652 quando il convento, al pari di numerosi altri, fu soppresso per disposizione di Papa Innocenzo X.
Anche a Ischia Ponte c’era un convento. Sorgeva di lato alla chiesa di Santa Maria della Scala e, proprio come avveniva per il Soccorso, erano i frati agostiniani a provvedere alla cura dell’edificio. Stavolta fu la soppressione degli Ordini Religiosi voluta da Gioacchino Murat a decretare l’uscita di scena degli agostiniani.
In seguito, col ritorno in auge dei Borbone, la chiesa di Santa Maria della Scala venne elevata a rango di cattedrale. Una scelta quasi obbligata, dovuta alla distruzione dell’antica cattedrale di Santa Maria dell’Assunta all’interno del Castello aragonese.
Furono gli inglesi, alleati dei Borbone in funzione anti francese, a cannoneggiare la fortezza di Alfonso Il Magnanimo, distruggendo irrimediabilmente la chiesa che nel 1509 aveva benedetto le nozze di Vittoria Colonna e Ferrante D’Avalos.
Ecco spiegato perché la chiesa del XIII secolo intitolata a Santa Maria della Scala, dal 1810 ha ereditato il titolo di cattedrale dell’Assunta incamerando, tra l’altro, le numerose opere d’arte tratte in salvo dal Castello aragonese.
Ovviamente dal XIX secolo ai giorni nostri la Cattedrale di Ischia Ponte ha subito diversi altri interventi di ristrutturazione, conservando però la facciata barocca lascito di quegli agostiniani di cui abbiamo detto in precedenza. Ed è proprio la facciata barocca, insieme alla cupola e alla torre campanaria che dominano lo sky line di Ischia Ponte, l’elemento di maggior spicco della chiesa.
All’interno, invece, segnaliamo: la pala d’altare del pittore napoletano Giacinto Diano; una tela raffigurante San Giuseppe dell’artista locale Alfonso di Spigna; un crocifisso di scuola catalana del ‘200 e, last but not least, il fonte battesimale di Gaetano Calosirto, il frate alcantarino divenuto poi San Giovan Giuseppe della Croce, patrono dell’isola d’Ischia.
S. M. Assunta in S.G.G. della Croce CHIESA CATTEDRALE
Tel: 081 3334556
Orari Ss. Messe: feriale 07:30; festivo 10:00
Commenti recenti