Tagliare l’isola da nord a sud. È questa la suggestione della lunga escursione che dal Bosco della Maddalena arriva fino a Sant’Angelo passando per la cima del Monte Epomeo. Quindici chilometri in mezzo alla straripante natura di Ischia attraversando ambienti diversi sia per vegetazione che paesaggio.
Si comincia, infatti, da una pineta, quella bellissima del Bosco della Maddalena che però, nella parte alta, verso il Monte Rotaro, lascia progressivamente spazio a lecci e castagni. Poi si prosegue in direzione del Monte Trippodi, non prima però di aver attraversato un piccolo campo fumarolico dove cresce il Cyperus Polystachyus, meglio noto come Papiro della Fumarole. Un’erbacea che, come suggerisce il nome, per la sua vegetazione ha bisogno delle condizioni climatiche riscontrabili in prossimità dei luoghi di fuoriuscita di questi gas vulcanici.
Ma questa è solo la prima delle particolarità ambientali cui abbiamo accennato all’inizio. Lungo il tragitto per Monte Trippodi si arriva infatti a Piano San Paolo, uno spiazzo circolare in mezzo al bosco dove ogni anno, la prima domenica di giugno, si celebra la bellissima “Festa della Ginestra” sentita ricorrenza popolare organizzata dal gruppo folk della ‘Ndrezzata di Buonopane.
Tecnicamente, Piano San Paolo è una spiaggia fossile, a riprova del fatto che l’isola d’Ischia è l’esito di un processo millenario di innalzamento di materiale piroclastico tufaceo, prima sprofondato sotto il livello del mare e poi riemerso man mano che la camera magmatica andava nuovamente riempendosi.
Da Piano San Paolo si sale fin sulla cima del Monte Epomeo, dove c’è il famoso eremo di San Nicola. Una piccola chiesa rupestre a 789 metri sul livello del mare da cui si gode un panorama che oltre ad abbracciare l’intero periplo dell’isola si spinge fino a Capri, Ventotene e tutto l’arcipelago pontino.
L’eremo di San Nicola è la terza particolarità di questa bella passeggiata. La grande disponibilità di tufo verde in questo versante dell’isola d’Ischia ha infatti suggerito alle maestranze locali di ricavarne luoghi di culto, come in questo caso, o addirittura cisterne per la raccolta dell’acqua piovana come testimonia, poco più giù, la famosa Pietra dell’Acqua lungo il sentiero del Monte della Guardia.
Dalla Pietra dell’Acqua si arriva, infine, al belvedere di Serrara Fontana e da lì, imboccando Via Andrea Mattera, fino a Sant’Angelo. In quest’ultima parte di tragitto, interamente in discesa, si attraversa la Madonnella, la parte alta – e, secondo molti, la più bella – del borgo santangiolese.
Insomma, se volete trascorrere una piacevole giornata in mezzo alla natura dell’isola d’Ischia, l’escursione dalla Maddalena a Sant’Angelo fa al caso vostro. Nel complesso, è meno panoramica di altre ma è un compendio perfetto delle peculiarità ambientali dell’isola più grande e bella del Golfo di Napoli. Vi aspettiamo!
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