Nella prefazione al bel libro “Il Principe di Cavascura”, il giornalista e scrittore Gianni Mura offre uno spaccato interessantissimo di questa sala termale a cielo aperto in fondo la spiaggia dei Maronti.
“Cavascura – scrive Mura – è uno dei luoghi più spiazzanti dell’isola d’Ischia. Più ci si allontana dal mare (…) più sembra di essere in Cappadocia. Guglie, pinnacoli disegnati dal vento, pareti a picco piene di nidi degli uccelli. […] Non è qui che troverete molti turisti, più attratti da altre e varie mondanità. Cavascura è un luogo diviso tra la solarità delle ginestre e il buio delle grotte.”
(Gianni Mura, prefazione de “Il Principe di Cavascura – Una favola ischitana”, di Giovanni Angelo Conte, Alpha Libri).
Poche righe, eppure sufficienti a stimolare la curiosità attorno questo bacino idrologico naturale in fondo (ca.300 metri) a un corridoio alle spalle della spiaggia più grande dell’isola d’Ischia. Un ruscello che corre di fianco al sentiero guida il visitatore fino a questo parco termale “sui generis” con tanto di grotte, cascate, sorgenti bollenti e sauna naturale.
In alternativa, si può arrivare a Cavascura anche dal belvedere di Serrara Fontana, imboccando Via Andrea Mattera, la Strada provinciale 480 a lato della bella Chiesa Santa Maria del Carmine. Oppure da Sant’Angelo passando per “Le Fumarole” il tratto di spiaggia dei Maronti che sconfina nel comune di Serrara Fontana, di cui – per inciso – anche Cavascura fa parte.
Da non perdere!!!
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