Luglio, agosto e settembre sono i mesi in cui l’economia turistica di Ischia gira a pieno regime. In passato questa consapevolezza ha indotto, forse anche involontariamente, a trascurare un po’ la programmazione eventi estiva.
C’era, appunto, la ragionevole certezza che le cose sarebbero andate in ogni caso per il verso giusto. Da qualche anno a questa parte, invece, l’orientamento è cambiato. Si prova a far meglio quel che si è sempre fatto (come le feste di Sant’Anna e Sant’Alessandro) e si prova a dare continuità a “nuovi” eventi che da subito, però, hanno conquistato il favore di turisti e residenti.
Il riferimento, in quest’ultimo caso, è alla Festa del Porto d’Ischia. Fino al 2014, la ricorrenza dell’apertura a porto dell’antico Lago de’ Bagni (17 settembre 1854) veniva celebrata ogni 10 anni. A partire da quella data, invece, si è deciso di annualizzare l’evento a tutto vantaggio dei migliaia di visitatori che scelgono settembre e l’isola d’Ischia per le proprie vacanze.
Uno sforzo non da poco quello del comune capofila dell’isola, considerando la vicinanza col Natale che pure porta via ingenti risorse economiche e organizzative.
Ma veniamo alla festa del Porto d’Ischia. Si comincia attorno le 18.30 svuotando il porto dalle imbarcazioni private, i traghetti e gli aliscafi che quotidianamente fanno la spola con la terraferma e le altre isole del Golfo di Napoli.
Già la visione del porto completamente sgombero vale da sola la partecipazione all’evento. La mente torna, infatti, al passato di Ischia quando il porto era nient’altro che un piccolo lago vulcanico usato dai Borbone come bacino di pesca privato.
Chi volesse avere maggior contezza di questo passato non ha da far altro che recarsi presso la vicina chiesa Santa Maria di Portosalvo. Nella tela che orna l’altare maggiore è dipinta, come da consuetudine nell’arte sacra del XVIII e XIX secolo, tutta l’area del porto d’Ischia così com’era nel corso dell’Ottocento.
Dopo lo svuotamento del porto fa il suo ingresso, a bordo di un vascello, Ferdinando II. Il sovrano artefice di questa fondamentale infrastruttura si dirige assieme alla corte verso il Palazzo Reale dove il suo arrivo viene salutato da musica e folla festante.
Il copione, ovviamente, non è mai del tutto identico. A salutare il Re una volta è la Banda Musicale di Ischia; un’altra la ‘ndrezzata di Buonopane; un’ altra ancora un concerto vero e proprio, o anche una combinazione di queste diverse opzioni.
Fatto sta che l’ingresso dei figuranti in paese è uno dei momenti clou della manifestazione. Manifestazione che prosegue sulla Riva Destra, uno degli snodi fondamentali della vita notturna ischitana insieme alle vicine Via Roma e Corso Vittoria Colonna.
Anche la Riva Destra è un luogo di grande interesse storico. Quelli che ora sono bar, ristoranti ed enoteche un tempo erano cantine dove venivano conservati i barili di vino poi commerciati con la terraferma. Chiaramente quest’attività economica trasse grande beneficio dalla realizzazione del porto.
All’inizio i vantaggi furono per i proprietari delle suddette cantine, ma ben presto l’intensificarsi dei traffici con la città influenzò positivamente tutta la filiera del vino ischitano.
Altra musica e altro intrattenimento precedono infine la magia dei fuochi pirotecnici che a partire dalle 22.30 abbraccia tutto il porto. Quella per i fuochi d’artificio è una passione nota degli ischitani.
Una passione che però non si risolve mai in un’esibizione fine a se stessa di fuochi a mare. Al contrario è costante il tentativo di valorizzare attraverso i fuochi, o meglio attraverso l’interazione tra fuoco, luci e musica, l’intero contesto circostante.
Una magia che va vissuta più che raccontata, motivo per cui abbiamo inserito la Festa del Porto tra gli eventi imperdibili di settembre sull’isola d’Ischia. Vi aspettiamo!
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