Tra i motivi per cui tante persone vengono in vacanza a Ischia c’è – incredibile a dirsi – il tramonto. Certo, le terme, il mare, il clima, il cibo vengono prima, però l’atmosfera al crepuscolo sull’isola ha davvero qualcosa di magico. Specie nel versante occidentale, grosso modo da Lacco Ameno a Sant’Angelo passando per Forio, il comune, dei sei in cui è amministrativamente diviso il territorio, con la migliore esposizione.
Celebri le file di turisti “armati” di smartphone e reflex sul sagrato della chiesa del Soccorso, in attesa che il sole scompaia in mare al di sotto della linea dell’orizzonte. Capita, di rado, che in quel momento compaia il raggio verde, fenomeno ottico dovuto alla rifrazione della luce solare da parte dell’atmosfera. Raggio verde o no, i tramonti foriani sono stupendi, come pure meraviglioso è assistere al tramonto dal Monte Epomeo, specificatamente dalla Pietra dell’Acqua, grosso masso tufaceo adattato a cisterna per la raccolta dell’acqua piovana dalle antiche maestranze agricole di Serrara Fontana.
In fondo si tratta di dettagli, attimi, sensazioni che, come scrisse Pasolini durante un soggiorno a Ischia, “appartengono solo alla vita e muoiono dopo cinque minuti“. Cinque minuti che però lasciano il segno, persuadendo i più sulla necessità di tornare nuovamente sull’isola. Il tramonto, il paesaggio più in generale, non rappresentano una consolazione soltanto per i turisti. Soprattutto in passato, quando Ischia viveva di agricoltura e piccolo commercio, erano, in molti casi, l’unico sollievo dopo dure giornate di lavoro trascorse nei campi. Ne sanno qualcosa i “vignaioli” di Panza, come i contadini di Piano Liguori, piccolo villaggio rurale a 300 metri sul livello del mare nel comune di Ischia.
Tornando alle citazioni, lo scrittore franco-cinese François Cheng ha scritto: “Quando si dice che c’è una bella luce, è perchè fa brillare le cose che illumina: un cielo più azzurro, gli alberi più verdi, i fiori più iridiscenti, i volti più splendenti. La luce è bella solo se trova un luogo in cui incarnarsi“. Quel luogo è decisamente l’isola d’Ischia.
Vi aspettiamo!
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