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Il fascino del vicolo di San Gaetano a Forio

Nelle località turistiche spesso sono i vicoli e le strade secondarie a regalare più suggestioni. Sull’isola d’Ischia quest’appunto è particolarmente vero e gli esempi non mancano di certo.

Solo per dirne due: via Soronzano, strada di collegamento interno tra Cartaromana e Ischia Ponte e via Andrea Mattera che invece collega il belvedere di Serrara col borgo di Sant’Angelo. Entrambe queste strade regalano scorci meravigliosi e testimonianze dell’identità sospesa tra terra e mare degli ischitani.

Ce n’è un’altra, peraltro più piccola delle precedenti, che pure merita di esser visitata. Stiamo parlando della stradina che dalla chiesa di San Gaetano sbuca sul porto di Forio. Tutti la chiamano vicolo di San Gaetano, proprio per la vicinanza con la chiesa, anche se in realtà si chiama via Marina (il vero vico San Gaetano si trova poco più su, a fianco un’accorsata pizzeria del centro).

Anche in questa stradina torna la doppia identità degli ischitani. Infatti, fino agli anni ’50 del secolo scorso i contadini foriani rotolavano di qui le botti per sciacquarle con l’acqua di mare. Sono diverse le foto d’epoca che testimoniano questa consuetudine, alimentando ogni volta un senso di nostalgia per un tempo che ormai vive solo nel ricordo.

Ma di ricordi il vicolo di San Gaetano ne suscita anche altri, e quasi tutti con nomi e cognomi importanti. Per esempio, i grandi Renato Guttuso e Alberto Moravia tra i più assidui frequentatori di una “piccola-grande” libreria, per molti anni fondamentale punto di riferimento per la comunità foriana.

La libreria di Vito Mattera, infatti, era uno dei due cenacoli culturali del paese (l’altro era il Bar Internazionale sul corso principale), ritrovo di artisti, poeti, letterati e personaggi più o meno stravaganti che per circa trent’anni, dalla fine degli anni ’40 alla fine dei ’70 del secolo scorso, sceglievano Forio come buen retiro estivo.

Qualcuno in realtà si tratteneva anche più a lungo della stagione turistica, evidentemente stregato dalle atmosfere e i colori del più occidentale dei comuni dell’isola d’Ischia.

Oggi, al posto della libreria Mattera c’è l’enoteca di una nota casa vinicola locale che, oltre a rinnovare il legame di questa strada col vino, prova, attraverso iniziative ed eventi culturali, a mantener viva la vivacità intellettuale degli anni precedenti.

Lo fa grazie al concorso prezioso di un’altra libreria indipendente da qualche anno presente nel vicolo insieme a una galleria d’arte sempre più punto di riferimento per musicisti, pittori e scultori ischitani e non.

Ma non è finita perché sempre nel vicolo tiene bottega uno dei più talentuosi ceramisti dell’isola, senza dimenticare la presenza di diversi ristoranti, pure questi nel segno della tradizione.

Tradizione che nel caso del vicolo di San Gaetano non ha costituito, però, alcun ostacolo all’innovazione. Anzi, mai come nel caso di questa stradina, le attività commerciali presenti sono riuscite ad attualizzare la fama di un tempo, adattandola all’utenza e ai ritmi odierni.

Insomma il vicolo di San Gaetano vale senza dubbio una visita. Certo, in autunno e inverno la zona perde un po’ di seduzione, con la significativa parentesi del periodo natalizio quando lungo questa e le altre strade del centro di Forio sfila la storica processione per il rito della benedizione dei pesci.

Da non perdere!

Author: ischia.land

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