C’è chi ha scritto che sul Belvedere di Serrara c’è tutto quello di cui un essere umano in fondo abbia bisogno per vivere: la vista del mare, una natura splendida, un panorama mozzafiato, un bar per ritrovarsi con gli amici, una farmacia per gli acciacchi, il macellaio per il vitto e una chiesa per pregare.
In verità ce ne sono due (in via Lorenzo Fiore c’è la chiesa della Confraternita dell’Immacolata) ma qui ci riferiamo alla Parrocchia Santa Maria del Monte Carmelo, meglio nota come Chiesa Santa Maria del Carmine.
Questa chiesa venne edificata alla fine del ‘500 per volere della famiglia Iacono, proprietaria anche del palazzo attiguo. Alla sua costruzione contribuirono alcuni frati carmelitani giunti sull’isola per restaurare il Santuario di Santa Restituta danneggiato da uno dei frequenti attacchi della pirateria saracena.
Il riconoscimento quale sede parrocchiale avvenne solo nel 1641 dopo la cessione dei diritti di patronato da parte della famiglia Iacono all’Università di Serrara. Una prassi ricorrente sull’isola d’Ischia che, ancora oggi, spiega perché la manutenzione di molte chiese spetti alle singole municipalità e non alla diocesi.
L’aspetto attuale della Chiesa Santa Maria del Carmine risale in buona parte alla fine del XVIII secolo. L’interno è a due navate e a croce latina. Nella navata di destra c’è la cappella di San Vincenzo Ferreri, protettore degli agricoltori e per questo molto venerato dai contadini di Serrara.
A San Vincenzo, infatti, i contadini chiedevano che la raccolta del grano (fino agli ’50 del secolo scorso, sui pendii dell’Epomeo si coltivava il grano) e quella, ancor più decisiva, dell’uva andassero a buon fine. L’ennesima testimonianza di una religiosità popolare decisamente più attenta agli aspetti legati alla quotidianità che alle faccende di dottrina.
Tutt’oggi la popolarità di San Vincenzo è molto elevata. Il 5 aprile, ricorrenza del santo, i fedeli partecipano numerosi ai festeggiamenti in suo onore. Dal 14 al 16 luglio, invece, ricorrono i festeggiamenti della Madonna del Carmine.
Anche qui, secondo un copione collaudato, si susseguono messe solenni, spettacoli canori e sagre di piazza. Location il belvedere di Serrara cui abbiamo accennato in apertura. Molto bello l’incendio simulato del campanile della chiesa con cui la sera del 16 luglio terminano i festeggiamenti.
L’evento, salutato dal canto mariano del “Salve del Ciel Regina”, rende ancora più suggestivo uno degli scenari più belli dell’isola d’Ischia. Provare per credere! Vi aspettiamo!
Orario delle Ss Messe:
– invernale fest 18.00, fer. 18.00
– estivo dom. 11.00- 20.30
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