Chi desidera realmente conoscere l’isola d’Ischia non deve “accontentarsi” della sua divisione amministrativa. Abbiamo visto, infatti, come a questa, da sempre, gli ischitani ne oppongano un’altra informale, eppure aderente alla storia del territorio: quella tra Merecoppe, la parte alta dell’isola, e i centri abitati lungo i versanti costieri.
E, infatti, considerando le frazioni, i borghi e i villaggi presenti in ciascun comune il racconto del territorio si arricchisce ancora di più. Tuttavia, anche così non è abbastanza, perché poi ci sono le chiese. Tantissime chiese in un’isola di appena 46 chilometri quadrati.
Prendiamo la centralissima Piazza San Rocco, cuore pulsante della vita politica, sociale e religiosa del comune di Barano d’Ischia. Questa piazza è delimitata da ben due chiese: a valle, la parrocchia di San Sebastiano; a monte, la chiesa (omonima) di San Rocco.
Entrambe sono del ‘600, solo che mentre di San Sebastiano conosciamo data di fondazione (1604) e committente (Fra Cosimo da Verona), per quel che riguarda San Rocco dobbiamo accontentarci di un documento del registro parrocchiale della chiesa di San Giorgio a Testaccio.
Dal reperto apprendiamo della sepoltura di un tal “Giuseppe” nella chiesa di San Rocco nel 1634, motivo per il quale la data è stata convenzionalmente assunta come anno di fondazione dell’edificio.
Edificio che per secoli è stato sede dell’Arciconfraternita del Rosario. Non a caso, nella chiesa è presente una tela della “Madonna del Rosario” realizzata con ogni probabilità da Cesare Calise, pittore foriano del ‘600 famoso, tra le altre cose, per aver affrescato quasi per intero il santuario della Madonna della Libera a Forio.
Oltre alla tela della Madonna del Rosario, degne di nota le statue della Madonna, di San Rocco e, soprattutto, di San Giovan Giuseppe della Croce, patrono dell’isola d’Ischia. Pare che per la realizzazione di quest’ultima ci sia sia serviti della maschera funebre del santo custodita nella chiesa Collegiata dello Spirito Santo a Ischia Ponte.
Insomma, nient’altro che una piccola chiesa che, però, nel tempo, è diventata il vero punto di riferimento della comunità baranese. L’altra, la parrocchia di San Sebastiano (che di Barano è il santo patrono), risulta spesso chiusa e perciò difficilmente visitabile.
Orario Ss. Messe:
– invernale: mercoledì ore 18.00, festivi ore 18.00
– estivo: domenica ore 19.00
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