Sull’isola d’Ischia si trovano ecosistemi particolarissimi favorevoli alla vegetazione di specie molto rare. Una di queste è il “Papiro delle Fumarole” o “Zigolo termale” (nome scientifico “Cyperus Polystachyus”) una pianta sub-tropicale che, fuori dalla sua area di origine, cresce in poche altre parti del mondo.
Una di queste è Ischia, dove germoglia in prossimità dei campi fumarolici ancora attivi sull’isola. Il Bosco della Maddalena, Monte Cito, la Pineta di Fiaiano, Rione Bocca sono tutte aree proprizie alla vegetazione di quest’erbacea che per il suo sviluppo ha bisogno che la temperatura del suolo sia compresa tra i 30° e i 40°C.
Bosco della Maddalena
Monte Cito
Pineta di Fiaiano
Rione Bocca
Condizioni che appunto ritroviamo in corrispondenza delle fumarole, prova regina della natura vulcanica dell’isola più grande del Golfo di Napoli. Il periodo di fioritura del “Papiro della Fumarole” è da aprile a ottobre, mentre l’altitudine propizia alla sua vegetazione è da 0 a 400 metri.
Quello fotografato si trova a circa 230 metri sul livello del mare, al centro di una radura improvvisa (indizio della presenza di un esteso campo fumarolico) circondata da una rigogliosa macchia mediterranea.
Oltre al Cyperus Polystachyus, un’altra pianta che cresce a Ischia e in poche altre parti del mondo è la “Woodwardia radicans” rara felce gigante di cui, tuttavia, da qualche anno non si ha più traccia sull’isola (eccetto i Giardini La Mortella a Zaro).
Secondo quanto afferma la “Guida geologico-ambientale della Regione Campania” edita nel 2011, la felce crescerebbe (il condizionale è d’obbligo) ancora nelle cave che solcano il versante meridionale dell’isola, specie quelle della frazione di Fontana alle pendici del Monte Epomeo.
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